mercoledì 27 marzo 2013

Buona Pasqua.....da Progetto Primo Salto

Con l'allenamento di ieri ci siamo congedati per alcuni giorni di riposo in occasione delle vacanze di Pasqua.
Le attività riprenderanno regolarmente martedì 2 Aprile.

Lo Staff di Primo Salto 012 augura a tutte le famiglie di trascorrere delle splendide giornate all'insegna del divertimento!


giovedì 21 marzo 2013

Addio Pietro Mennea...campione di altri tempi!

Lo Staff di A.s.d. Primo Salto 012 saluta  con questo post un grande campione dello sport e della vita: Pietro Mennea


"Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto"
(Ayrton Senna)

mercoledì 20 marzo 2013

Il 20 marzo è la Giornata della Felicità

Oggi si celebra in tutto il mondo la prima Giornata Mondiale della Felicità istituita dall'Onu. 
"La compassione promuove la felicità e contribuirà a costruire il futuro che vogliamo", ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon presentando l'iniziativa.

Per fortuna a Primo Salto la cura della felicità è costante.....e la medicina migliore è il sorriso dei nostri bambini.

martedì 19 marzo 2013

Auguri a tutti i papà/babbi di Primo Salto

Grazie Papà


Da te, papà, ricevo tanto.
A te, papà, io voglio bene.
Di te, papà, io vado fiero.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per il bene che mi vuoi.
Grazie papà, per i doni che mi fai.

Con te, papà, non ho paura.
Con te, papà. mi sento forte.
Con te, papà, mi trovo bene.
A te, papà, io dico grazie.

Grazie papà, per la gioia che mi dai. 
Grazie papà, per quello che tu sei.

(B. Bartolini)

Auguri a tutti i papà/babbi di Primo Salto......e stasera festa grande!

Esecutore non sanitario: CORSO PBLS ....Primo Salto c'è

Stasera gli istruttori e i dirigenti di Primo Salto hanno seguito il corso PBLS "Esecutori Non Sanitari" - Supporto di base delle funzioni vitali in età pediatrica.

Il corso organizzato dall'AICS di Siena è curato dalla Società Italiana di Medicina dell'Urgenza Pediatrica.

Al termine della serata i partecipanti hanno compilato un test di valutazione in seguito al quale è stato rilasciato loro un ATTESTATO DI  ESECUTORE PBLS.

Ecco alcune immagini del corso:


lunedì 18 marzo 2013

Corso di Primo Soccorso Pediatrico per istruttori e dirigenti di Primo Salto

Oggi gli istruttori e i dirigenti di Primo Salto e Minivolley La Ghibellina saranno impegnati in un coso di Primo Soccorso Pediatrico organizzato appositamente dall'AICS di Siena.

Vista l'attenzione che da sempre rivolgiamo ai bambini riteniamo indispensabile questo corso per fronteggiare al meglio ogni possibile problematica che potrebbe incorrere nello svolgimento della nostra attività.

sabato 16 marzo 2013

II livello Bambini vs Genitori.....le foto

....e queste sono le immagini del II livello di Progetto Primo Salto e della sfida contro i loro genitori!


I livello e la sfida Bambini vs Genitori.....le foto

Ecco le immagini della sfida tra i bambini del I livello di Progetto Primo Salto  e i  loro genitori.....


The winner is.........

Il risultato della III edizione di Bambini vs Genitori è stato:

I Livello
BAMBINI - GENITORI
2 - 0

II Livello
BAMBINI - GENITORI
2 - 1



Le gare sono state appassionanti e ricche di colpi di scena, ma al termine i bimbi sono riusciti ad imporsi in entrambi i livelli.
Nonostante tentativi di furto da parte dei genitori (vergogna!), un arbitraggio di altissimo livello (il sottoscritto) ha garantito il regolare svolgimento della competizione.
Tutto lo staff di Progetto Primo Salto ringrazia tutti i partecipanti (è stato splendido avere un centinaio di persone che giocavano insieme).

Un pensiero ai bimbi e ai genitori che non erano presenti ma che sicuramente ci hanno pensato.

Alla prossima avventura!

venerdì 15 marzo 2013

Venerdì 15 Marzo: La grande sfida bambini vs genitori



Il momento tanto atteso si avvicina. La sfida che tutti stanno aspettando da mesi è alle porte.
Bambini contro genitori, piccoli contro grandi, energia contro esperienza.
Venerdì 15 marzo alle ore 17,00  i bambini del I livello di Progetto Primo Salto sfideranno i lori genitori in gare di altissimo contenuto tecnico tattico. Alle 17,45 sarà la volta dei bambini del II livello. Circolano le prime indiscrezioni sulle discipline che metteranno di fronte i contendenti: bandierina e palla avvelenata sono le voci che al momento sembrano più gettonate, ma la riservatezza dello staff è totale.
Ricordiamo soltanto che i bambini scenderanno in campo con la tradizionale tenuta del martedì: maglia ufficiale nera.
Visto il momento di crisi economico i genitori provvederanno autonomamente con una maglietta di colore BIANCO (ci manca solo di fare le magliette anche per i genitori no!!!!!!!!!!).
Vinca il migliore!

giovedì 14 marzo 2013

L'importanza dei giochi di strada nell'età evolutiva

L’avvento del consumismo ha prodotto notevoli cambiamenti, sia a livello socioeconomico che culturale. Non si è trattato soltanto di un cambiamento dei valori e delle norme che regolano il vivere sociale, ma è cambiata la struttura stessa della società e sono stati introdotti nuovi meccanismi che interagiscono nell’assetto degli equilibri culturali nei quali, anche l’elemento ludico occupa un ruolo fondamentale. Il gioco, ed il giocare, quindi, hanno subito gli effetti di questi cambiamenti: la creazione di un mercato economico del gioco e la diffusione della globalizzazione, hanno prodotto effetti tali da mutare perfino il legame originario fra gioco e cultura. “Oggi, purtroppo, non ci diverte più come una volta”. Quante volte abbiamo sentito questa frase; ma è davvero così? Penso che ciò sia vero solo in parte, perché i giochi sono sempre figli del tempo e si adattano alla situazione sociale nella quale si svolgono. Ieri non esisteva nessun disturbo dall’esterno, niente tv, niente computer, oggi nell’epoca dell’informatizzazione, di internet, dei videogiochi, i ragazzi trovano modi di divertirsi alternativi a quelli che un tempo erano i giochi di strada. Era considerato importante lo stare insieme, anche i momenti di lavoro si trasformavano in occasione di socializzazione. La persona allora era al centro della società e il gioco era di tipo collettivo ad alto contenuto sociale. Oggi è sempre più facile trovare un ragazzo attaccato ad un videogame piuttosto che a passeggiare con un amico. Questa mancanza di relazioni umane, di fantasia, di creatività, fa in modo che il gioco, inteso come tempo della piena libertà infantile, sia mutilato dei propri segni educativi quali il movimento, la comunicazione, la fantasia, l’avventura, la costruzione, la socializzazione. Con questo non si intende criminalizzare l’uso del computer e dei videogame, tuttavia è un dato di fatto che i giochi elettronici siano oggettivamente meno socializzanti e creativi rispetto ai giochi fatti all’aria aperta. I bambini, una volta, giocavano molto in strada formando dei gruppi o delle vere e proprie
squadre di quartiere o di rione, imparando a stare insieme divertendosi. Oggi, purtroppo non è più così, bambini ipnotizzati dalla televisione, in media tre ore al giorno, è lo scenario che si  presenterebbe se entrassimo nella maggior parte delle abitazioni.
Ma la colpa è dei bambini? Hanno scelto loro di stare in casa a giocare?
Oggi dove si potrebbero incontrare i bambini per giocare?
E’ sempre più difficile rintracciare in città aree e spazi ludici e questo denota la scarsa attenzione alla cultura del gioco e di conseguenza dimostra la scarsa considerazione che si ha dei bambini.
I bambini hanno bisogno di aree di gioco, dove poter camminare liberamente, dove potersi mettere alla prova, sperimentare i propri limiti, conoscere le proprie possibilità, acquisire fiducia in se stessi.
“Gioca pure, ma non sporcarti, non sudare, non correre, stai fermo”, sono frasi pronunciate e ascoltate chissà quante volte.
Con queste premesse possiamo tranquillamente affermare che i giochi permessi ai bambini sono quelli passivi, sedentari, controllati, mentre i giochi che richiedono movimento, spontaneità, inventiva, si svolgono clandestinamente e in assenza del controllo da parte degli adulti.
Il gioco vero è quello che si gioca in strada, in cortile, o in un giardino.
Vi sono giochi, nella cultura popolare, che hanno accompagnato l’infanzia dei nostri nonni, genitori e perché no, di noi stessi. Giochi come “Campana” o “4 cantoni”, cosiddetti giochi tradizionali, hanno rappresentato gli abituali passatempi nei cortili, nelle piazze o nelle strade non ancora invase dalle automobili. Tornare a giocare in strada, nei cortili, nelle piazze sarebbe come ritrovare quel filo invisibile che lega i bambini d’oggi con i propri antenati, e sarebbe il giusto modo per riscoprire, recuperare e valorizzare le tradizioni.
Chi, come me, ha avuto la fortuna di poter giocare in un cortile, ricorda, con nostalgica felicità, i pomeriggi passati a giocare a “Rubabandiera”, a “Campana”, a “Palla prigioniera” o a saltare con la “Corda”.
Giochi che oggi rischiano concretamente l’estinzione proprio come alcune razze protette, per scomparsa del loro habitat naturale, sarebbe bello poterli proteggere.
Un gioco tradizionale può morire se nessuno lo gioca, perché forse ha esaurito la sua forza ludica, oppure, peggio ancora, può non nascere perché già ammazzato dall’urbanistica e dalle automobili che scippano i campi da gioco, i marciapiedi, i selciati e le piazzette.
Questi giochi sono estremamente creativi e favoriscono lo sviluppo psico-fisico armonico e globale, sviluppano la competizione, anche se, il bambino, interiormente, sente che il motivo fondamentale del gioco è il gioco stesso e non il risultato finale.

mercoledì 13 marzo 2013

Proteggiamo la schiena dei bambini

La colonna vertebrale dei bambini è progettata per il movimento e il fatto di bloccarla a lungo in un’unica posizione, anche se è corretta, la danneggia.
I bambini che si muovono spesso sono quelli che, istintivamente, danno sollievo alle loro strutture. Ci si dovrebbe preoccupare quando, affascinati da un videogioco, rimangono immobili nella stessa posizione incurvata in avanti, col collo proteso e la mascella contratta, per più di mezz’ora. E’ una postura che provoca danni alla colonna vertebrale e induce mal di schiena anche in bambini piccoli.
La maggior parte dei danni alla schiena nei bambini nasce dalla postura scorretta da seduti, soprattutto quando mantenuta a lungo.
Progetto Primo Salto indica tre punti fondamentali per salvaguardare la salute della schiena dei nostri figli:
- il movimento è la prevenzione fondamentale delle malattie che colpiscono la colonna vertebrale. Favorisce lo sviluppo muscolare e l’elasticità da cui dipende la salute della schiena. I ragazzi che non hanno problemi specifici, trarranno giovamento dalla pratica di qualsiasi attività motoria. E avranno una maggiore consapevolezza del proprio corpo, che li renderà, per tutta la vita, istintivamente attenti a ciò che nuoce o danneggia;
- la postura corretta che è “figlia” del movimento. Infatti, l’abitudine all’attività fisica coinvolge la respirazione e la postura corretta quando sono in piedi o seduti;
- il controllo costante del peso è fondamentale perché la loro schiena non ha ancora la robustezza per sopportare chili in più.
Se il bambino accusa mal di schiena o si ha il minimo dubbio, è necessaria una visita da un medico specialista della colonna vertebrale. Le patologie che colpiscono la schiena, soprattutto nella pubertà, si evolvono in maniera rapidissima. Dunque diagnosticarle subito permette di risolverle definitivamente e senza interventi impegnativi.

venerdì 8 marzo 2013

Un pensiero per tutte le donne di Primo Salto

Un caloroso augurio a tutte le donne di Progetto Primo Salto: allenatrici, dirigenti, mamme e tutte le amiche che seguono la nostra avventura.

Ma soprattutto auguri alle nostre piccole meravigliose future donne!

sabato 2 marzo 2013

La nostra amica palla

A quante generazioni ha fatto compagnia una palla, e quanto ne sono affascinati i bambini piccoli ancor oggi, pur avendone sempre più paura, per la poca confidenza?

La palla va scoperta, sentita, accarezzata; nelle sue diverse forme, molteplici misure e diverse consistenze.

La palla va lanciata, calciata, colpita, afferrata, schivata e palleggiata; con la palla ci si arrabbia quando rimbalzando sulle dita o in faccia a volte fa male, e ci si innamora perdutamente per un canestro o un goal realizzato.

La palla, strumento ludico affascinante ed insostituibile.

La palla ha accompagnato molte delle nostre notti passate a sognare di diventare campioni di qualcosa.

La palla ci aiuta ad essere insegnanti migliori, se siamo pienamente consapevoli degli obiettivi e degli elementi didattici e metodologici che ne caratterizzano l’insegnamento.

Progetto Primo Salto.....rotoliamo con voi...