domenica 27 febbraio 2011

Perchè?

yara gambirasio YARA GAMBIRASIO/ ultime notizie Ansa, ritrovamento corpo, morta uccisaHo provato a scrivere questo post almeno una decina di volte, poi ho scelto le fredde parole di un comunicato Ansa perchè non riuscivo a pieno ad esprimere il senso di angoscia che questa notizia mi aveva lasciato dentro. Ho mia figlia di 5 anni qui vicino a me che dorme serenamente...la guardo e mi chiedo come potrei sopravvivere....il mio pensiero va ai genitori di Yara. Perchè guardano i nostri bambini invece di sperare per loro un futuro roseo e pieno di felicità, donbbamo chiederci se avranno la buona sorte di non incontrare simili mostri.? 
Buonanotte angelo riposa in pace!

Yara Gambirasio è stata ritrovata morta a 10 kilometri da Brembate. Il corpo è stato trovato da un uomo che portava a spasso il cane, come sue abitudine, in un campo incolto nei pressi del paese di Yara Gambirasio, dal quale la ginnasta tredicenne era scomparsa il 26 Novembre 2011.
A tre mesi di distanza, arriva inaspettato il ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio: le condizioni del corpo, in avanzato stato di decomposizione, lasciano supporre che Yara sia morta da tempo. Il corpo era parzialmente mummificato e scheletrificato.
L’autopsia è stata stabilita per Lunedì prossimo. Ancora da stabilire se il corpo è stato abbandonato da tempo oppure nelle ultime ore, come una testimonianza riguardo una automobile sospetta potrebbe far supporre.

News Ansa (26 Febbraio 2011, ore 22.14).



sabato 26 febbraio 2011

Grande Enrico....ma che bel cappellino!!!!!


Grande Enrico, La Verbena e Progetto Primo Salto ti portano nel loro cuore come tu li porti sulla tua testa!!!!
Mitico!

venerdì 25 febbraio 2011

La lista della spesa del Progetto Primo Salto


Esempi di esercizi di Progetto Primo Salto:

1. Tutti i tipi di cammino e di corsa in avanzamento, in arretramento e laterale
2. Camminare e correre, correre e camminare, correre e saltare, correre e lanciare, correre e ricevere, etc.
3. Salti e saltelli sul posto, in avanzamento, in arretramento e laterali
4. Esercizi di lancio del pallone da tutte le posizioni e in tutti i modi (da fermi e in movimento); idem con palloni di diverso peso e forma.
5. Skip sul posto e in movimento
6. Esercizi di equilibrio (da fermi e in movimento)
7. Esercizi di coordinazione e di dissociazione degli arti inferiori-superiori
8. Sprint di 8-9 mt., partendo da tutte le posizioni (proni, supini, in ginocchio, seduti, ritti, in ginocchio)
9. Gare di palleggio, di tiro, di passaggio
10. Test motori generali e specifici
11. Capovolte in avanti e indietro
12. Percorsi motori
13. Circuiti a stazioni
14. Esercizi di educazione respiratoria
15. Esercizi di rapidità di reazione, di esecuzione (cambiando gli stimoli)
16. Esercizi con i piccoli attrezzi
17. Esercizi specifici con e senza palla.
18. Camminare sulla panca, sull'asse di equilibrio, sulla scala orizzontale, sulla scala curva.
19. Esercizi con il cerchio, con le clavette, con i coni, con le bacchette, con i ceppi, etc.
20. GIOCARE, GIOCARE E ANCORA GIOCARE DIVERTENDOSI!!!!!

Adattato alla nostra causa

-  posso chiederti quali sensazioni provi quando vieni a Progetto Primo Salto?


- non so, all'inizio sono un po' rigido. Ma dopo che ho iniziato, mi dimentico qualunque cosa ed è come se... come se sparissi. Come se dentro avessi un fuoco. Come se volassi. Sono un uccello. Sono... elettricità. Già, elettricità.


dal film "Billy Elliot" di Stephen Daldry

giovedì 24 febbraio 2011

Ingegneri del futuro

Bambini, create il nuovo!


(Richard Wagner)

Quando la tecnologia è al servizio del movimento dei bambini

Antonio Rinaldi amico di Progetto Primo Salto ci segnala  un post molto interessante.....
Siamo nel 2011 e  in mancanza di spazi per i nostri bambini non possiamo non considerare la tecnologia, quando essa è positiva......
Tratto da http://torino.blogosfere.it:


Arriva direttamente dall'America, dove ha già conquistato milioni di bambini, e si propone come la novità più trendy e divertente dell'inverno 2010.
Al Palavela di Torino è stato realizzato XRkade-Move&Play, il primo spazio di virtual-fitness pensato, studiato e completamente dedicato ai bambini tra i 4 e i 13 anni.
Torino conquista il primato di secondo centro in Europa dove si potrà sperimentare una delle novità più importanti nel modo di vivere lo sport: un'attività rivoluzionaria che spinge i bambini ad uscire dal chiuso delle loro stanze e dall'individualità che caratterizza il mondo dei videogiochi tradizionali per favorire ed incentivare l'interazione con gli amici e gli altri compagni.
Grazie ad una serie di innovativi programmi di attività motoria cardiovascolare che utilizzano nuove attrezzature basate sull'interattività con i videogiochi, i bambini possono così combattere la sedentarietà e svolgere un'attività fisica stimolante, divertente e mirata, in compagnia dei loro amici.
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"Abituare i bambini ad uno stile di vita più dinamico e salutare e cercare di aiutarli a ridurre eventuali problemi di sovrappeso, prevenendo e combattendo l'obesità infantile. E' a questo obiettivo che risponde l'active gaming XRKade: un programma, articolato e completo, di attività fisica cardiovascolare per bambini nel quale il videogioco è parte portante ed integrante", ha spiegato Corrado Buonanno, presidente e amministratore delegato di XRKade Europe.
La palestra diventa così luogo di incontro e punto di riferimento per i tutti bambini, che qui troveranno macchinari innovativi e attrezzature avveniristiche giocose e colorate, studiate, per dimensioni e materiali, rigorosamente su misura e in funzione delle loro esigenze.
Pareti bianche che "vivono ed interagiscono" attraverso proiezioni in 3D di luoghi e sport giocabili, pareti di arrampicata che ruotano e si muovono in verticale, raggi laser per allenamenti di tennis ed arti marziali indoor e materassini per aerobica che comunicano attraverso una rete wireless sono solo alcuni dei numerosi attrezzi XRKade per coniugare l'esercizio fisico e la voglia di divertimento e creatività dei più piccoli.

mercoledì 23 febbraio 2011

Intervista su Antenna Radio Esse


Al link sottostante potete scaricare l'intervista condotta da Cristiana Mastacchi ai microfoni di Antenna Radio Esse a David Chiti, Presiedente dell'Associazione NOI ed a Claudio Doretti Responsabile del Progetto Primo Salto sulla "Siena a misura di bambino" ...

martedì 22 febbraio 2011

Uno spirito olimpico alternativo che ci piace!

GIURAMENTO OLIMPIADE DEI GIOCHI TRADIZIONALI
(di Franco Raffaele Clausi)

Logo Olimpiade Giochi Tradizionali

Siamo i figli generati
da questa nostra grande terra;
siamo tutti per la pace...
non ci piace far la guerra.
Oggi è nata un'amicizia
da non disperdere nel vento;
tra di noi non ci sono muri
ma uno stesso intendimento.
Il futuro è tutto nostro,
siamo gli uomini del domani;
grazie a Dio stiamo crescendo
con princìpi forti e sani.
Tutti insieme noi GIURIAMO
di lottare per la vittoria,
con lealtà e spensieratezza
per noi stessi... e non per gloria.

e, con spirito da olimpionici,
vogliamo vincere la partita
sia nei giochi di questi giorni
sia nei giochi della vita.

Visitate il sito http://www.giochitradizionali.it
Magari fra qualche anno saranno presenti anche i bambini del Progetto Primo Salto.

lunedì 21 febbraio 2011

Discorso di Kofi Annan per l'infanzia

Illustri Capi di Stato e di governo, Eccellenze, Signore e Signori, Questa non è soltanto una Sessione speciale sull'infanzia. È una riunione sul futuro dell'umanità. Ci incontriamo qui perché non c'è nulla di più unificante, più urgente o pìù universale del benessere dei bambini. Non c'è questione più importante...
Per lavorare per un mondo a misura di bambino, dobbiamo lavrorare con i bambini. Vorrei quindi rivolgermi a loro - ai bambini del mondo.
Vorrei dirvi che, dovunque voi viviate,
Avete il diritto di crescere liberi dalla povertà e dalla farne
Avete diritto a una istruzione di qualità, che siate bambine o bambini
Avete diritto a essere protetti dalle malattie infettive, compreso l'HIV/AIDS
Avete il diritto di crescere in un pianeta pulito e sano, con disponibi1ità di acqua potabi1e
Avete diritto a una vita libera dalla minaccia della guerra, dell'abuso e dello sfruttamento.
Questi diritti sono ovvii. Eppure noi, gli adulti, abbiamo deplorevolmente fallìto nel garantirvi molti di essi.....
Agli adulti in questa sala, vorrei dire: smettiamola di far pagare ai bambini i nostri fallimenti. Chi fra di noi non si è sentito umiliato, guardando negli occhi un bambino deluso? I ragazzi presenti in questa sala sono testimoni delle nostre parole. Loro e i loro coetanei in ogni paese hanno diritto di aspettarsi che noi traduciamo le nostre parole in fatti e, lo ripeto, si aspettano che traduciamo le parole in fatti e che costruiamo un mondo a misura di bambino.
Grazie 

New York - maggio 2002 - Kofi Annan (Segretario generale dell'ONU)
Un applauso da parte dei bambini di Progetto Primo Salto. 

domenica 20 febbraio 2011

Primo nel salto: Griffin vola sull'auto e vince la gara delle schiacciate

Blake Griffin salta un'automobile e vince la gara delle schiacciate. La star dei Los Angeles Clippers confeziona un numero da circo per aggiudicarsi l'evento più spettacolare dell'intero All Star Weekend Nba. Griffin, 21enne padrone di casa allo Staples Center, si prende lo scettro dello 'slam dunk contest' con una performance a dir poco speciale che coinvolge anche il suo compagno Baron Davis. Nel round decisivo della competizione, sotto al canestro viene parcheggiata una Kia Optima, con Davis al volante. Dal tettuccio apribile dell'auto, arriva l'assist: il pallone salta fuori, Griffin decolla saltando agevolmente oltre la vettura e schiaccia mentre a centrocampo un coro gospel, il Crenshaw Select Choir, intona 'I Believe I Can Fly'.

Il numero da stuntman vale il trionfo: Griffin ottiene il 68% delle preferenze espresse dai tifosi di tutto il mondo via sms e spegne le speranze del suo rivale Javale McGee. Quando mi hanno proposto per la prima volta la gara delle schiacciate, mi hanno detto che non c'erano regole. Io ho detto, quasi scherzando: 'Quindi posso saltare una macchina?'. Loro mi hanno detto di sì e io, a quel punto, ho pensato che forse avrei dovuto farlo sul serio".

Per vedere il video della schiacciata clicca qui

venerdì 18 febbraio 2011

La città dei bambini e dei ragazzi di Genova

progetto Primo Salto continua il suo viaggio alla scoperta delle strutture dedicate al divertimento dei bambini: oggi siamo a Genova alla scopera della Città dei bambini e dei ragazzi.

La città dei bambini e dei ragazzi nasce nel 1997 su iniziativa di Porto Antico di Genova SpA e in collaborazione con La Cité des Enfants di Parigi, prima struttura interamente dedicata ai bambini realizzata in Europa. Quella di Genova è la più grande struttura in Italia dedicata a gioco, scienza e tecnologia, per bambini e ragazzi tra i 2 e i 12 anni d’età.  

La città dei bambini e dei ragazzi è stata pensata e realizzata “a misura di bambino”. 
Oltre 90 exhibit permettono di fare “piccole e grandi” scoperte utili a soddisfare la propria voglia di sapere e ad avvicinarsi alla scienza e alla tecnologia in modo divertente. La città dei bambini e dei ragazzi il gioco diventa strumento educativo e di divulgazione scientifica.

La città dei bambini e dei ragazzi fa parte del mondo AcquarioVillage, gestito da Costa Edutainment, che coniuga in una proposta ad alto valore aggiunto esperienze legate ai temi del mare e dell’ambiente, della scienza, della storia della navigazione e della cultura proposte in maniera unica, coinvolgente e focalizzata sull’emozione di imparare divertendosi.

Porto Antico di Genova S.p.A. è la società partecipata da Comune di Genova (51%), Camera di Commercio di Genova (39%), Autorità Portuale di Genova (10%), che gestisce l’area dal 1995.

L'Europa ci indica la strada

L'ambito disciplinare motorio "fornisce il contesto per trasmettere valori importanti quali la tolleranza, il fair play, l'esperienza di vittoria e sconfitta, la coesione sociale, il rispetto per l'ambiente e l'educazione alla democrazia". 
Si ritiene pertanto "la pratica motoria e sportiva uno degli strumenti più efficaci per la formazione della personalità e del carattere dei soggettivi giovane età." 

Commissione dell'Unione Europea, Raccomandazione n. 6 del 2003

Progetto primo Salto segue alla lettera....

giovedì 17 febbraio 2011

Parola di Andrea Lucchetta: lo sport deve ripartire dai bambini


La notizia: il Gruppo Benetton molla il basket e il volley, tiene solo il rugby, anzi potenzia il budget: gran brutto messaggio allo sport italiano! A Treviso continueranno solo con i giovani, anche per scopi sociali, ma si vengono a perdere due delle società più vincenti e serie dell'ultimo ventennio.


Progetto Primo Salto pubblica il commento di un mito dello sport italiano Andrea Lucchetta. Le sue parole sono un segnale importante che qualcosa sta cambiando, forse perchè i soldi sono finiti, forse perchè si è capito che senza puntare sui giovani, anzi sui giovanissimi non esiste un futuro per lo sport in Italia:


"....esistono altre realtà che hanno iniziato a fare della filosofia dello sport giovanile una mission di vita e di formazione dell'individuo e dell'atleta: Volleyro un esempio in cui la pallavolo feminile sgomitando è riuscita ad avere un impianto su cui far gravitare solo ragazze giovani....

Molti imprenditori lo stanno facendo...altri lo faranno. Importante leggere dietro alla scelta di Gilberto e della sua Famiglia un forte messaggio per far rientrare tutti nei ranghi...Ed allora....Campionato di A1 a 8-10 squadre e serbatoio di A2 per far giocare e crescere i giovani...Nel 2014:3 squadre a Nazione per superleague europea dei campioni...Il resto per i nostri giovani ragazzi....senza soldi ma con tanti valori formativi per ricostruire dal sacrificio alla forza di volontà...all'umiltà..per seguire la strada della spiritualità...olimpica.

Un duro percorso ci attende...ma riflettete gente riflettete...
I bambini sono il nostro futuro....
ricostruiamo prima di creare nuovi mostri..........

Spike it"
(Andrea Lucchetta)

mercoledì 16 febbraio 2011

....i nostri genitori fantastici!

Ecco il post di Francesca una super-mamma del Progetto:


"ciao,

come mamma di un bimbo del Progetto Primo Salto mi sento di dire che avete creato con le vostre energie, un luogo magico dove i bambini si sentono liberi di esprimersi e dove, almeno mio figlio, ha trovato un nuovo punto di riferimento più che positivo.....è per me una gran gioia vedere il mio bambino felice ..grazie per i sorrisi che ci regalate...."

Francesca mamma di Cesare.

Il bambino insegna

"Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:                  
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa, 
e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera." 

(Paulo Coelho)

Parole preziose

Pubblichiamo un post che ci ha mandato Caterina (Kate) una mamma del Progetto...

Salve a tutti! Non scrivo mai su internet se non per e-mail ma questa volta faccio un'eccezione. Solo poche righe per dirvi il mio ENTUSIASMO di mamma per il Progetto Primo Salto. Avete presente quando si dice "per mio figlio vorrei il meglio?" o quando si trova qualcosa che supera perfino le nostre aspettative o speranze? Ecco! E' proprio questo il caso... Complimenti! Continuate così! 

Caterina (mamma di Beniamino)

Grazie Caterina, grazie a tutti i genitori che insieme ai loro bimbi ci accompagnano in questa fantastica avventura.

Addio Lorenzo

Le parole non bastano per esprimere un sentimento, solo il silenzio ci unisce al dolore che ti ha colpito in questo tragico, triste giorno.

Ciao Guaspa.

Godere della competizione

"La capacità di godere della competizione si costituisce sull’esperienza di gioco della prima infanzia".

(Bruno Bettelheim.)

martedì 15 febbraio 2011

Spazi per i bambini....a Siena no?

progetto Primo Salto inizia un viaggio in giro per l'Italia alla scoperta di spazi al chiuso dove i bambini possono fare attività motoria in libertà. Nella nostra città come in molte altre d'Italia queste strutture attrezzate non esistono affatto o nella migliore delle ipotesi sono ambienti adattati allo scopo che non garantiscono i medesimi standard di efficienza e sicurezza rispetto ad un ambiente appositamente pensato a misura di bimbo.

Ci spostiamo a Giulianova Paese in provincia di Teramo dove troviamo Giocolandia un parco giochi studiato accuratamente per scuole dell'infanzia e primaria. E' composto di una superficie di circa 2000 mq compresa un'area pizzeria fast food.

Nata nel 1999, Giocolandia mette a disposizione molte attrazzioni e giochi per i bambini, scivoli gonfiabili ed un maxi playground con percorsi, piscina con palline, tappeti elastici, sparapalline, video giochi ed un vasto campo di calcetto al coperto o all'aperto, per grandi e piccini. 

Giocolandia dispone anche di un angolo baby dedicato ai suoi ospiti ai bambini più piccoli. 

Lo staff di Giocolandia organizza periodicamente  eventi e manifestazioni gratuite aperte al pubblico con animatori, clown, teatro dei burrattini e laboratori. 

Che ne dite...nei fine settimana di brutto tempo e pioggia i nostri bambini preferirebbero stare davanti alla tv o a muoversi e giocare con altri bambini in uno spazio simile? Attendo la vostra opinione!

Il gioco insegna

"Il gioco insegna a muoversi, a immaginare, a pensare; il bambino perciò gioca per costruire, per sentire, agisce per fare suo il mondo che lo circonda, in altre parole attraverso il gioco pensa ed elabora i suoi concetti". 

(Mauro Laeng)

lunedì 14 febbraio 2011

Noi allenatori del gioco


Allenare ed educare i bambini al gioco non è un compito semplice, occorre che l'istruttore sia in grado di miscelare qualità motorie, educative, psicologiche e comunicative, tenendo sempre in considerazione le fasce d'età a cui si rivolge.

Le sue competenze riguardano gli ambiti d'insegnamento in età scolare e una sufficiente conoscenza delle problematiche legate alle dinamiche dell'apprendimento motorio.
Deve, inoltre, conoscere e tenere presenti i processi che regolano la maturazione fisica e le fasi sensibili che sono alla base dello sviluppo biologico dell'apprendimento, in special modo delle capacità coordinative, supporto essenziale nell'esecuzione dei gesti tecnici. L'istruttore deve essere consapevole che la sua opera han una valenza formativa e deve essere in grado di modulare la sua proposta tenendo conto delle caratteristiche proprie di ogni età. E' evidente che la figura dell'istruttore si dovrà aggiornare costantemente tenendo conto dei seguenti fattori:
- mantenere una elevata motivazione nel perseguire i necessari miglioramenti, cioè nell'arricchire le proprie competenze metodologiche, didattiche e psicosociali ( relazionali )
- Essere consapevole dei propri limiti e cercare di rimuovere le relative difficoltà
- Esaltare al massimo le proprie qualità
- Sviluppare una personale filosofia di lavoro, cercando, quando possibile, soluzioni originali e creative
- Essere sensibile ed adattarsi al contesto presso il quale si opera
L'istruttore deve tenere presente che:
- La funzione del gioco sport non è di creare campioni in età precoce, ma di fornire a tutti la possibilità di giocare senza l'assillo di essere allontanato perché non bravo
- L'età dei bambini che seguiamo in modo specifico nel Progetto Primo Salto è il periodo in cui si pongono i presupposti funzionali per un corretto apprendimento di tutte le azioni motorie specifiche. Lo sviluppo motorio di base costituisce il pre-requisito fondamentale dello sviluppo tecnico di qualsiasi sport decida di praticare successivamente.

Campione di sport....campione di vita

"Un atleta deve essere non solo un campione nello sport, ma anche un modello di umanità. Abbiate sempre comportamenti personali che incoraggino e stimolino al bene."

(Papa Giovanni Paolo II)

Onore alla Montepaschi Siena Basket

Siena ancora al vertice dello sport nazionale.
La Montepaschi Siena ha vinto la Coppa Italia 2011 di basket. Nella finale di Torino ha battuto la Bennet Cantù 79-72.
E con questa fanno nove. Nove titoli italiani consecutivi, un percorso vincente ininterrotto cominciato nel 2008, quando la Montepaschi aprì il ciclo mettendo in bacheca Supercoppa e scudetto. Questa è la terza Coppa Italia consecutiva per la nostra squadra. Grande merito va a  Simone Pianigiani che nei secondi antecedenti il fischio finale, con quella lunga corsa a scambiare high-five a bordocampo, ha regalato una nuova immagine che resterà a lungo nel cuore dei tifosi biancoverdi.

Da parte dello staff del Progetto Primo Salto un grande plauso a tutta la squadra. Forza ragazzi ora ci aspetta l'Europa!

mercoledì 9 febbraio 2011

Troppa tv fa venire l'asma: facciamo muovere i nostri figli!

Fonte: www.corriere.it

I bambini che trascorrono più di due ore al giorno davanti alla televisione hanno un rischio doppio di diventare asmatici. A dirlo è uno studio inglese pubblicato sulla rivista scientifica «Thorax». La responsabilità, però, non è certo della televisione in sé, bensì della vita sedentaria di cui è espressione. Ciò che viene a mancare ai bambini «teledipendenti» è il respiro profondo che si fa quando si pratica sport, dilatando i polmoni: esercizio che aiuta a prevenire l'asma.

LO STUDIO - Per arrivare alle loro conclusioni i ricercatori britannici hanno seguito oltre 3 mila bambini dalla nascita fino agli 11 anni. Ogni anno i loro genitori hanno risposto a questionari su eventuali problemi respiratori e diagnosi di asma tra i figli. I medici hanno anche tenuto conto di quante ore i bambini passassero davanti alla tv a partire dai tre anni e mezzo. Tutti i piccoli in partenza non avevano problemi respiratori , ma raggiunti gli undici anni e mezzo, il 6 per cento di loro aveva sviluppato l'asma. E quelli che guardavano la tv per più di due ore al giorno avevano quasi il doppio delle probabilità di essere nel gruppo degli asmatici, rispetto a coloro che ne guardavano di meno. Dei bambini asmatici, il 2 per cento non guardava la televisione, il 20 per cento la guardava per meno di un'ora al giorno, il 34 per cento per 1-2 ore al giorno e il 44 per cento per più di due ore al giorno.

INATTIVITÀ «FATALE» - James Paton, della University of Glasgow, coautore dello studio, ha sottolineato: «In età infantile, l'attività è fondamentale per proteggere i polmoni, perchè respirare profondamente è una ginnastica per le vie respiratorie». Così, i bambini che fanno sport fin da piccoli scongiurano asma e allergie, mentre i bambini inattivi favoriscono l'insorgenza di queste patologie.

Progetto Primo Salto in prima linea alla lotta all'asma.

In compagnia di Teo&Bea

Oggi andiamo a conoscere una cara amica di Progetto Primo Salto: Francesca Podestà responsabile e autrice di Teo&Bea, periodico per bimbi di educazione ambientale. 

Alla ricerca di spunti per l'attività di percorsi motori in fiaba mi sono imbattuto in questo meraviglioso progetto di cui non ci si può non innamorare. Lascio quindi la parola a Francesca che oltre ad essere una bravissima professionista è anche una splendida persona dal punto di vista umano.


Ciao Francesca e grazie per l'intervista, raccontaci come nasce Teo & Bea?

TEO & BEA nasce dall'esigenza di comunicare una corretta educazione ambientale già dai primi anni dell’infanzia, dai bambini degli asili ai piccoli studenti delle scuole elementari e medie, affrontando percorsi didattici specifici, come il riciclo della carta e dei materiali rinnovabili, del risparmio energetico ed il corretto comportamento verso gli animali e la natura. Gli argomenti sono affrontati attraverso il linguaggio delle favole, giochi e rubriche, accompagnati da brevi schede didattiche riassuntive ed esplicative.

Quali sono le fondamenta del progetto?

Le fondamenta del progetto sono le favole. Il desiderio è quello di instaurare un dialogo con i bambini. Sono convinta che una favola per un bambino possa significare tanto!

Si parla tanto di sociale, molti politici se ne occupano, ma spesso si ha la sensazione che le problematiche dei bambini non vengano adeguatamente supportate. Qual è la vostra idea?

Trovo che le problematiche dei bambini e assieme ad esse, quelle delle famiglie, siano davvero molto poco prese in considerazione. Sono architetto e troppo spesso mi accorgo che non ci sono spazi verdi dedicati al gioco, alla libertà. Teo & Bea nasce proprio anche per questo motivo, ormai i bambini non conoscono nemmeno il cambio delle stagioni, non sanno che la natura regali certi frutti in certi periodi dell’anno e altri frutti in altri periodi … sfuggono troppe emozioni. I bimbi non sono più educati alla serenità di un cielo azzurro o alla gioia dei colori di un arcobaleno. Trovo ciò molto triste.

Suggerimenti ai papà?

Che dire, credo nelle famiglie unite con ruoli ben distinti. Suggerisco ai papà di fare i papà e di non sottrarsi alle responsabilità!

Bimbi e movimento la vostra idea?

Trovo assolutamente importante che i bimbi abbiano la possibilità di fare movimento. Grazie a percorsi di gioco si matura l’autostima e si acquisisce sicurezza. Si conosce il proprio corpo, le proprie capacità, i limiti. Per questo motivo, Teo & Bea si fa portavoce e propone percorsi in favola tramite i quali poter vivere la favola, assaporare e condividere le emozioni e l’immaginazione che il racconto va a suscitare! Credo che su questo punto ci siano molti aspetti comuni con il Progetto Primo Salto vero??!

Come da tradizione Progetto Primo Salto mette a disposizione dei nostri ospiti la nostra Lampada di Aladino...esprimi tre desideri....

1) Che ogni bambino abbia la propria favola
2) Che Teo & Bea possa accompagnare qualche bimbo nel proprio percorso di crescita personale
3) Il terzo lo lascio a voi …


Ringraziamo Francesca per la sua disponibilità e invitiamo tutti i nostri lettori a visitare il sito di Teo&Bea a questo link

Televisione? No grazie!

I bambini ci guardano, i bambini ci prendono a modello. Ma allora che gliela abbiamo comprata a fare la televisione? 


(Corrado Guzzanti)

martedì 8 febbraio 2011

Per i grandi piccoli che ancora volano con la fantasia


Questo post lo dedico a tutti i grandi piccoli che qualche anno fa cercavano nelle pagine di un libro un paio di ali per volare lontano. 


Oggi ricorre il 183° compleanno di uno dei miei scrittori preferiti Jules Verne. 

Per i pochissimi che non lo conoscono Verne è lo scrittore che ha dato vita a dei capolavori come  Viaggio al centro della Terra, Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in ottanta giorni. 

Vi chiedete  se esista la macchina del tempo? Se la risposta è si lui l'ha sicuramente usatai: Verne scrisse 80 libri e, fantasticando , descrisse il futuro! Gli elicotteri? Li immaginò nel 1886 insieme ai satelliti artificiali, nel romanzo "Robur il conquistatore". Il missile teleguidato? Eccolo nelle "Avventure della missione Barsac". La televisione? Nel 1899 la mise a disposizione degli ospiti del " Castello nei Carpazi". E parlò anche di una specie di bomba atomica e del carro armato, di sottomarini elettrici, di isole artificiali e di astronavi.

Oggi tutto questo per i nostri bimbi è normalità...siamo nell'era del 3D...ma che fascino usare l'immaginazione!

Meditate gente meditate.......

Senso morale

"Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini".

(Dietrich Bonhoeffer -  teologo luterano tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo morto nel campo di concentramento di Flossenbürg9 aprile1945)

Bambini e caratteristiche morali


All'età di 5 anni i fanciulli percepiscono che esiste un sistema complesso di regole da rispettare, anche se non ne comprendono ancora il significato. 

Il bambino/a le rispetta per evitare una punizione e/o avere un beneficio (morale di tipo infantile). Da una parte prova sentimenti di ansia nel dover rispettare le norme, dall'altra però le regole lo rassicurano. 
Questa alternanza di stati lo porteranno (più avanti) verso l'acquisizione di una propria autonomia etica. I bambini hanno un senso profondo della giustizia e dell'ingiustizia.
In questo periodo della loro vita i bambini giocano insieme agli altri, ma "ognuno vive il gioco in modo individuale", al punto che se vincono, per loro non è importante che tutti gli altri vincano. 
Oggi sempre più il gioco sta diventando un impellente bisogno per i nostri piccoli, visto che i divertimenti tecnologici, i mass-media e i mezzi di trasporto li rendono sedentari a 5 anni. 
La carenza di attività ludica, di gioco spontaneo è importante che venga rimpiazzato dal gioco sport. Per crescere in modo equilibrato i bambini/e di questa fascia di età hanno più bisogno di giochi e non di discipline sportive troppo strutturate, sottoforma di esercitazioni analitiche e addestrative.

Gioco e divertimento sempre alla base dell'attività motoria...questo è il nostro credo!

venerdì 4 febbraio 2011

Tanti auguri a Leonardo e Gloria


Claudio, Agnese, Anastasia, Cristina e tutto lo staff di Progetto Primo Salto fanno i loro più cari auguri di buon compleanno a Leonardo e Gloria, che questo fine settimana compiranno 6 anni.

I nostri bimbi crescono.

La filosofia dei piccoli passi

"I tentativi di creare bambini e adolescenti supercapaci mediante stimolazioni ed educazioni intensive hanno prodotto poco o nulla: tutt'al più, particolari sforzi educativi producono una precocità transitoria che si riassorbe dopo la fine degli anni di sperimentazione."

(G. Jervis)

p.s.  ieri è stata una grandissima soddisfazione. Abbiamo riproposto a distanza di un paio di mesi un esercizio che la prima volta aveva avuto esiti pessimi, mentre questa volta è andata alla grande.
Grazie a tutti i bimbi del Progetto Primo Salto!

giovedì 3 febbraio 2011

Che piacere....

"È un piacere lavorare con i bambini perché ti spingono alla semplicità e alla naturalezza. Un bambino non lo puoi costringere a stare seduto in un certo modo o a fare cose innaturali perché non durerebbe cinque minuti."

(Jodie Foster)

Le convulsioni febbrili


Nonostante questo post vada un pò fuori tema rispetto a quelli in genere trattati da Progetto Primo Salto, vorrei parlare di un argomento che poco tempo fa mi ha toccato personalmente: le convulsioni febbrili. I genitori che hanno vissuto questa esperienza con i propri figli sanno bene che tipo di trauma lascino in noi (e non nei bambini). Ho l'assoluta convinzione che questo sia un argomento troppo poco trattato dai pediatri che potrebbero, anzi dovrebbero mettere a conoscenza le famiglie della possibilità che i bambini incorrano in convulsioni febbrili e che queste siano spaventose per quanto innocue. 


Di cosa stiamo parlando:

La grande maggioranza delle convulsioni febbrili definite "semplici" sono del tutto innocue: sono di breve durata (persistono da alcuni secondi a pochi minuti, mai più di un quarto d'ora) e sono generalizzate, coinvolgono cioè tutto il corpo del bambino, o sono rappresentate da semplici e transitorie assenze di coscienza", fa notare Principi. Non hanno conseguenze immediate, né ne hanno a distanza di tempo. Un bambino che ha avuto una convulsione febbrile di questo tipo non ha quindi l'epilessia e non rischia nemmeno di diventare un epilettico in futuro. Tali episodi non vanno nemmeno trattati e non richiedono l'esecuzione di particolari esami.
Di diverso spessore, invece, le crisi, assai più rare, chiamate "complesse", che durano più di 15 minuti e interessano solo una parte o un lato del corpo. Le convulsioni, in questo caso, possono essere la spia di una malattia nervosa preesistente, che la febbre ha solo precipitato. I bambini colpiti da queste crisi vanno sottoposti ad approfondite indagini diagnostiche, dall'elettroencefalogramma alla Tac e alla risonanza magnetica, per cercare di capire se le convulsioni nascondono qualcos'altro.

Il pediatra sottolinea, tuttavia, come un bimbo che ha avuto convulsioni febbrili semplici, pur essendo perfettamente sano dal punto di vista neurologico, è a maggior rischio di altre crisi nel corso di analoghi rialzi febbrili. Per questo i genitori devono convincersi che non è nulla di cui preoccuparsi, ma in seguito, dovranno stare più attenti alla febbre dei loro bambini – in particolare ai rialzi della temperatura molto rapidi e improvvisi – e intervenire subito per abbassarla anche quando è a valori non elevati, senza aspettare che superi i 38.5° C. Per sicurezza, si può tenere a disposizione una benzodiazepina in fiale, da iniettare per via rettale (con una normale siringa senza ago) in caso le convulsioni si ripetano. Una delle benzodiazepine più utilizzate, il diazepam, è disponibile anche in microclisteri.

mercoledì 2 febbraio 2011

Attività motoria per l'età evolutiva


In questo blog parleremo del Corso in Attività Motoria per l'Età evolutiva riconosciuto FIEFS (Ente benemerito CONI) e CSEN (Ente di promozione sportiva CONI). 



Il corso è finalizzato a scoprire il ruolo dell’attività motoria e sportiva in età evolutiva. Una giornata di incontro e studio su come approntare il lavoro con i più giovani, con i bambini e con gli adolescenti. Cosa rappresenta il movimento in questa età particolare e le sue implicazioni sullo sviluppo intellettivo, del linguaggio e della personalità. Un corso utile non solo agli operatori del settore ma anche ai genitori più attenti che vogliono strutturare le migliori prospettive per i propri bambini e ragazzi.

è riconosciuto dalla FIEFS, Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi (Ente benemerito riconosciuto dal CONI) e dallo CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale (Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI).

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato che certifica le competenze conseguite.
Le dati del corso sono : 11-12/6/2011 a Padova e 9-10/7/2011 a Roma.

Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo di adesione potete consultare questo link

Fantasia....

"I bambini s'incontrano con grida e danze sulla spiaggia di mondi sconfinati, costruiscono castelli di sabbia e giocano con conchiglie vuote, con foglie secche intessono barchette e sorridendo le fanno galleggiare sulla superficie del mare. I bambini giocano sulla spiaggia dei mondi non sanno nuotare né sanno gettare le reti." 

(Tagore)

Considerazioni psicologiche

Progetto Primo Salto si occupa di avviamento motorio per bambini di 4-5 anni.
Il pensiero dei bambini di questa età ha bisogno di molti riferimenti concreti: ciò significa che capiranno meglio una dimostrazione pratica che una spiegazione. 

Fino a 6 anni dal punto di vista cognitivo e sociale il bambino/a è egocentrico, cioè è centrato si di se, considera la realtà esclusivamente dal proprio punto di vista e non tiene conto di quelle altrui, perché ancora non lo sa fare ( non per cattiva volontà ). Sente molto forte il desiderio di appagare i propri bisogni. L'egocentrismo si riflette anche durante il gioco, quando il bambino invece di passare la palla ad un compagno la tiene per se, oppure quando durante la partita di calcio, tutti i bambini rincorrono sfrenatamente il pallone. A partire dai 6/7 anni inizia ad abbandonare il punto di vista egocentrico, anche se impiegherà ancora molti anni prima di raggiungere una socializzazione più matura. 

A quest'età i bambini partecipano ai giochi in modo emotivo, cosa che li porta ad agire in maniera impulsiva e non razionale. 

Manca in questo periodo la capacità di concentrarsi sulle operazioni astratte e su quelle ipotetiche. Queste conquiste logiche arriveranno dai 12 anni. I bambini/e hanno ancora bisogno di oggetti e di eventi concreti per supportare i loro ragionamenti. Il fanciullo sa stare attento e si concentra se il compito lo interessa e lo gratifica. 

A questa età il bambino non riesce a comprendere le cause dei risultati delle azioni, per cui non sa capire ad esempio, perché l'avversario nel gioco, ha vinto (gli adulti invece lo spiegano con varie cause : bravura, fortuna, facilità del compito, motivazione, ecc).

martedì 1 febbraio 2011

A che fare con i bambini....

"Chi ha molto a che fare con i bambini scoprirà che nessuna azione esteriore resta senza influsso su di loro."

(Goethe)

Il valore del gioco e del divertimento


Con il gioco, il bambino ritrova il sorriso e la spensieratezza scordandosi dei piccoli malumori quotidiani. Giocando il bambino misura l’ambiente, prende coscienza dello spazio, misura le reazioni dell’adulto ed impara a vivere. Il Gioco favorisce l’integrazione; l’attività ludica non prevede in nessun modo, differenze sociali o fisiche o di razza, durante le fasi di gioco si è solo partecipanti o concorrenti, nient’altro.


I giochi,sono la parte più seria della vita del bambino, sono il lavoro più grave che egli compie. Il gioco, come trasposizione del lavoro, dove il bambino impegna tutte le sue abilità e la sua creatività, per riuscire nel gioco dà il massimo di sé, proprio come fa l’adulto nelle attività lavorative.

La struttura-gioco, comprende una serie di componenti significative e di grande interesse. Un elemento essenziale del gioco è rappresentato dallo “spirito d’imitazione”. Atti, opere, comportamenti vengono riprodotti dal bambino con grande attenzione e con sorprendente spontaneità e vengono adattati ai suoi giochi. Un’altra importante qualità caratterizza l’attività ludica del bambino, la “competizione” con tutte le peculiarità che il termine presuppone: abilità, coraggio, azzardo valore sociale. In quasi tutti i giochi la più grande soddisfazione sta nel trionfare su di un’antagonista, l’amore della vittoria è una condizione di esistenza per tutte le specie viventi, perciò abbiamo bisogno di soddisfarl”. Non meno importante è l’elemento “emozionale”, inteso come piacere di far parte del gruppo, di partecipare al gioco, di sentirsi protagonista della gara, di mettersi alla prova e di riuscire a superare le difficoltà. Esiste, poi, nel gioco un intimo desiderio di “piacere” e di “godimento”. La soddisfazione di riuscire a vincere gli ostacoli arrivando a trasformare sensazioni ordinarie in sensazioni piacevoli e gratificanti. Anche gli sforzi diventano piacevoli e superabili come lanciare ed inseguire una palla o il rincorrersi in lungo e in largo.

E’ fondamentale sviluppare divertimento e competitività in qualsiasi esercizio vogliamo proporre. L’ora di allenamento diventerà una serie di tante gare dove saranno molti i vincitori. Preferibilmente i giochi verranno fatti a squadre in modo da sviluppare il senso di appartenenza ad un gruppo che si attiva per il raggiungimento di un obiettivo a cui tutti i membri devono concorrere. I bambini cercheranno di dividersi in modo autonomo in squadre sulle basi di amicizie e rapporti preesistenti. Inizialmente assecondare questa tendenza ma successivamente è importante mescolare le squadre in modo da evitare che si creino gruppetti indipendenti che rifiutano di interagire con gli altri compagni. Stimolare l’incitamento al compagno: durante questi esercizi il bambino deve sentire il calore dei compagni, le loro voci, le loro urla di incitamento. La palestra diventerà un ambiente di caos controllato, che genererà maggior entusiasmo nei bambini che stanno gareggiando. Al termine del gioco soffermarsi per dare il giusto peso ad una vittoria (ex. richiedere da parte di tutti un applauso).
Progetto Primo Salto è gioco e divertimento, sorrisi e allegria.