martedì 26 aprile 2011

I segreti del gioco

Tutti i giochi hanno una propria valenza educativa e ad essi viene affidato il ruolo di assecondarne e promuoverne i processi di maturazione insegnando al bambino l’alfabeto della cooperazione sociale, soprattutto quando le situazioni che in essi si verificano mutano in continuazione.

Perché un bambino da solo o con altri bambini gioca?
La risposta è semplice “perché si annoia”, cerca allora un attività che, mettendo alla prova le sue capacità susciti emozioni e divertimento. Nascono cosi i giochi popolari che hanno reso più allegra la nostra infanzia e che purtroppo, nuovi modelli di vita tendono a far scomparire.

Riassumiamo brevemente le caratteristiche di un gioco:
Per prima cosa deve essere semplice: dopo una breve spiegazione delle regole tutti devono essere in grado di giocarlo ed iniziare a divertirsi.
Il secondo elemento fondamentale di un gioco è il divertimento, emozionarsi mettendo alla prova tutte le proprie capacità con quelle degli altri coetanei.
Un altro importante motivo di emozione di un gioco è l’ incertezza del risultato: nessuno si diverte a vincere o perdere sempre.
I  giochi proposti da Progetto Primo Salto sono giochi che annullano la differenza tra esili e robusti, maschi e femmine, timidi e aggressivi, mettendo in evidenza, invece, la capacità di reagire, adeguatamente ed in tempi brevi, a stimoli talvolta semplici, altre volte più complessi.

Ma perché un bambino smette di giocare?
La risposta e sempre la stessa semplice “perché si annoia”.
I giochi , infatti, dopo un po’ sono padroneggiati cosi bene dai bambini che perdono il fascino dell’ imprevedibilità, non emozionano più e sono sostituiti con dei nuovi “ più impegnativi”.

Da noi i bimbi non smettono! Parola di Primo Salto.

sabato 23 aprile 2011

La Nazione Siena: Con "Primo Salto" il divertimento attraverso il gioco

Questo l'articolo apparso su La Nazione di oggi sabato 23 Aprile 2011 a firma di Katiuscia Vaselli.
La grande risonanza che Progetto Primo Salto sta avendo ci riempie di orgoglio e ci da uno stimolo a lavorare con sempre più entusiasmo.

Grazie a tutti coloro che ci sostengono!

venerdì 22 aprile 2011

Prima la giornata del Guerriero Sportivo...poi ovetti per tutti!

Allenamento molto intenso quello di ieri che aveva come tema: "Il Guerriero Sportivo".
Spinte, cazzottini, abbracci un pò troppo forti.....per gli allenatori in questo periodo è una costante il richiamo all'ordine rivolta ai bambini che attendono il loro turno per fare gli esercizi e che ne approfittano per azzuffarsi.
Per capire quanto la ricerca di contatto fisico come forma di gioco sia un qualcosa di assolutamente naturale basta osservare i cuccioli di animali. Spesso però l'incapacità di porsi dei limiti porta i bambini a finire per farsi male o a degenerare in un'eccessiva violenza.

Abbiamo quindi cercato di assecondare la grande aggressività e vivacità che la primavera innesca naturalmente in bambini così piccoli, incanalandola però in un'attività che prevede si il contatto fisico ma in un contesto regolamentato e con degli obiettivi specifici.

I bambini hanno realizzato un percorso di guerra piuttosto complesso con arrampicate, rotolamenti, salti e superamento di ostacoli; poi è stata la volta del combattimento corpo a corpo:
1 round - dopo il saluto (stile combattimento di arti marziali) i bambini con le mani giunte dietro la schiena si posizionano in piedi su un materassino. Obiettivo: utilizzando solo il proprio corpo far uscire l'avversario con i piedi dal materassino. 
2 round - i bambini in piedi posizionati esternamente alle due estremità del materassino si prendono le mani. Obiettivo: tirando l'avversario verso di se fargli mettere un piede all'interno del materassino.
Giochi di forza ma anche di bilanciamento e controllo dell'equilibrio del corpo: abbiamo spiegato ai bambini come talvolta la forza da sola non basti; serve anche equilibrio e astuzia per vincere!

E...alla fine un ovetto di cioccolato per tutti......grandi e piccini (genitori golosi!).


Ci sono giunte voci che ieri i bimbi siano andati a letto.....molto presto....chissà perché?

Ora ci prendiamo qualche giorno di meritato riposo in occasione delle festività pasquali. 
L'appuntamento per tutti i bimbi è martedì 26 Aprile alle 18,30.

Buona pasqua!

giovedì 21 aprile 2011

Progetto Primo Salto raccontato da www.mentalitasportiva.it

Articolo pubblicato su http://www.mentalitasportiva.it il 21/04/2011:


Claudio Doretti, istruttore di pallavolo, direttore tecnico del Settore Giovanile della ASD “ La Verbena” e padre di due bimbi appena affacciatisi alla vita, è l’uomo cui la provincia di Siena deve il progetto “Primo salto nello sport: giochiamo insieme alla vita!”. L’iniziativa, volta ad abituare i bambini della scuola materna alla pratica sportiva, nasce da un'idea, maturata in anni di esperienza in palestra e nel campo dell'animazione, ma soprattutto dalla sua attuale condizione di genitore. 
“Parliamo di un corso di natura polisportiva nel quale insieme a me collaboreranno istruttori di diverse discipline che guideranno i bimbi alla riscoperta del gusto del movimento e del gioco”, dice. “Andranno a rivivere esperienze motorie classiche, con percorsi e giochi che appartengono alla nostra tradizione come bandierina, palla avvelenata, campana, eccetera. Attraverso l’attività ludica cercheremo di sviluppare l’inventiva, la curiosità, l’ingegno, la manualità, la creatività e, ancora, l’abitudine alla competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole”.

“Vedere i miei figli e gli altri bambini costretti in situazioni ambientali (case, città o quartieri...) sempre più ristretti e chiusi, dove la possibilità reale di ‘muoversi liberamente’ va via restringendosi mi mette addosso angoscia e un senso di colpa motivata dal fatto che la nostra generazione non è stata in grado di preservare o creare spazi adatti al gioco. A tutto ciò si aggiungono le paure e le ansie che attanagliano molti genitori moderni: ‘si sporca, si fa male, si agita, non c’è tempo, fa freddo, che confusione!'".

Nei piccoli è infatti facile osservare la progressiva perdita di abilità di base dell’infanzia, l’incertezza e l’impaccio nei movimenti, la difficoltà di “misurare” il gesto e l’azione; talvolta è compromessa la fisicità stessa dei bambini; il loro corpo, sempre più spesso in eccesso o in carenza di peso, presenta difficoltà, come debolezze posturali, diffuse.  Non di rado questa condizione di disagio si traduce in comportamenti esplosivi per quel bisogno fisiologico, sacrosanto a quest’età, di muoversi, correre, saltare, battere, urlare, combattere, picchiare, lanciare, appendersi, calciare, rotolarsi a terra. Le attività motorie e sportive sono un contributo alla crescita affettiva, sociale, morale e cognitiva.
“Nella mia idea”, seguita l’ideatore del progetto “Primo Salto”, “questo progetto avrà l’obiettivo di permettere al bambino di riscoprire il gioco e i suoi valori, ponendo particolare attenzione al suo mondo, ai suoi interessi e alle sue motivazioni. Il fanciullo ha voglia di muoversi, di confrontarsi con gli altri, di conoscere gesti e movimenti nuovi".

Un blog su Internet sarà il diario di bordo del progetto “Primo Salto”: una raccolta di informazioni, idee, emozioni e considerazioni frutto dell'avventura, comprensiva di svariati corsi, che “ci stiamo accingendo a vivere insieme ai nostri bambini”, in particolare quelli nati nel biennio 2005-2006 a Siena.

martedì 19 aprile 2011

Progetto Primo Salto...la nostra pagina facebook va a 1000!

Questo post non tratterà argomenti tecnici, didattici o comunque inerenti alla nostra attività pratica; voglio semplicemente ringraziare tutti coloro che ci seguono e ci sostengono e che, con nostro immenso piacere, stanno davvero diventando tanti! 

Il profilo facebook di Progetto Primo Salto ha oggi superato le 1000 amicizie; e ci piace sottolineare che di vere e proprie amicizie parliamo: persone con le quali giornalmente ci confrontiamo per crescere insieme e condividere nuovi spunti e nuove idee. Professionisti sparsi in tutta Italia e non solo uniti dal gusto e dall'entusiasmo di lavorare con i bambini. 
Il nostro impegno è costellato da tanti momenti difficili e spesso da grandi sacrifici, ma la consapevolezza di avere vicino amici pronti a sostenerci rende tutto molto più semplice.

Grazie MILLE!

lunedì 18 aprile 2011

Genitori aiutateci!

Di seguito vengono proposti alcuni suggerimenti per i genitori del Progetto Primo Salto, frutto di esperienze che servono ad indicare un modello di comportamento positivo nei riguardi dei propri figli, modello che, ovviamente non ha nessuna pretesa di essere un Dogma, ma solo una traccia di riflessione.
• Stimolare, incoraggiare la pratica sportiva, lasciando che la scelta dell'attività sia fatta dal bambino.
• Instaurare un giusto rapporto con l'allenatore per fare in modo che al bambino arrivino sempre segnale coerenti dagli adulti di riferimento.
• Lasciare il bambino libero di esprimersi nell'allenamento e nella competizione (è anche un modo di educarlo all'autonomia).
• Evitare di esprimere giudizi sui suoi compagni o di fare paragoni con essi: è una delle situazioni più antipatiche che si possano verificare sia per i piccoli che per i grandi.
• Evitare rimproveri a fine attività. Dimostrarsi invece interessati a come vive i vari momenti delle esercitazioni ed eventualmente evidenziare i miglioramenti. Aiutarlo a porsi obiettivi realistici ed aspettative adeguate alle proprie possibilità.

• Offrire molte opportunità per un'educazione sportiva globale. Rispetto delle regole, degli impegni, delle priorità, dei propri indumenti, degli orari, dei compagni, dell'igiene personale. Il genitore deve concorrere al raggiungimento di questi obbiettivi con l'allenatore.
• Sdrammatizzare, incoraggiare, evidenziare gli aspetti positivi. In ogni caso salvaguardare il benessere psicologico del bambino.
• Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato, saper perdere è molto più difficile ed importante che saper vincere. Nello sport, come nella vita, non ci sono solo vittorie e dopo una caduta bisogna sapersi rialzare.
• Tener conto che l'attività viene svolta da un bambino e non da un adulto.
• Cercare di non decidere troppo per lui.
• Cercare di non interferire con l'allenatore nelle scelte evitando anche di dare giudizi in pubblico sullo stesso (in caso di atteggiamenti ritenuti gravi rivolgersi in Società).
• Cercare di non rimarcare troppo al bambino un esercizio mal riuscito o quant'altro evitando di generare in lui ansia da prestazione (non bisogna essere né ipercritici né troppo accondiscendenti alle sue richieste che spesso sono solo dei capricci).
• Incitare sempre il bambino a migliorarsi facendogli capire che l'impegno agli allenamenti in futuro premierà (rendendolo gradatamente consapevole che così come a scuola anche lo sport per far bene c'è bisogno di un impegno serio).
• Abituare il bambino a farsi la doccia, legarsi le scarpe da solo e a portare lui stesso la borsa al campo sia all'arrivo che all'uscita (rendendolo piano piano autosufficiente).
• Cercare di ascoltare il bambino e vedere se quando torna a casa dopo un allenamento è felice.
• Ricordarsi che i compagni del proprio bambino sono anche loro bambini e che pertanto vanno rispettati quanto lui e mai offesi.

Il bambino che sceglie di impegnarsi in uno sport merita rispetto e stima da parte dei genitori, che devono cercare di spronarlo ed incoraggiarlo nello svolgimento di tale attività, ma sopratutto capire, e fargli comprendere , che lo sport è prima di ogni cosa, divertimento e voglia di stare insieme, senza nutrire gelosie inutili o false ambizioni, che, il più delle volte, sono di ostacolo e non di aiuto al giovane.
Molto spesso nel corso degli allenamenti colui che è più carico di tensioni  è proprio il genitore.
Il bambino, invece, scuote le spalle, cancella quasi subito l'errore o la sconfitta e, in definitiva, l'unica cosa di cui veramente si rammarica è l'idea della predica che lo aspetta a casa. Può capitare che inconsciamente si tenda a realizzarsi attraverso il bambino e a proiettare su di lui i desideri che non si è riusciti a soddisfare da giovani.
Con la convinzione che "lo si fa per il suo bene", in realtà si può correre il rischio di diventare veri e propri deterrenti psicologici, non solo condizionando negativamente il rendimento, ma, fatto ancora più grave, danneggiando lo sviluppo psicologico del ragazzo. Molto spesso si vorrebbe che il proprio figlio non dovesse mai soffrire, ne commettere errori, ma ricevere dalla vita solo gioia e felicità: questo, purtroppo, non è possibile ed il compito del genitore diviene, perciò, quello di non intromettersi nelle scelte del figlio e di non voler vivere la vita al suo posto, capendo che ogni errore commesso ed ogni dolore provato aiuta il bambino
a crescere ed a formare una sicura personalità.
Penso che l'attività sportiva sia uno dei mezzi migliori per aiutare il proprio figlio a maturare e a crescere, in quanto lo sport spinge il bambino ad impegnarsi, a cercare di migliorarsi, a mettersi continuamente alla prova, a stringere rapporti sociali, a comprendere il sacrificio e l'umiltà, ad assumersi delle responsabilità ed a divenire membro di una collettività nella quale vigono, per ciascuno, diritti e doveri.

Noi con voi per i vostri e i nostri bambini! Un sincero ringraziamento a tutti i genitori del Progetto!

mercoledì 13 aprile 2011

La giornata dei tamburi - le foto

Ancora delle immagini emozionanti della giornata del 7 aprile a Progetto Primo Salto....gustatevi le emozioni di grandi e piccoli....

La giornata dei tamburi - i video

Ecco 4 video che raccontano la fantastica giornata del 7 aprile a Progetto Primo Salto.
Una giornata dove bambini e rimo, musica e movimento hanno interagito creando un'atmosfera davvero meravigliosa.

1- L'ingresso della BANDA DEL CHIASSO
La Banda del Chiasso fa il suo ingresso in palestra, gira intorno ai bambini e si disponde di fronte a loro. Vi ricorda l'HAKA neozelandese? I bimbi non indietreggiano di un passo!

Da La giornata dei tamburi - video - 7 aprile 2011

2- Spostamenti laterali
I bambini si spostano lateralmente seguendo il suono dei tamburi posti alle loro spalle.

Da La giornata dei tamburi - video - 7 aprile 2011

3- Acrobatica
Al suono dei tamburi i bambini effettuano una riconcorsa variando il ritmo per poi compiere una capriola acrobatica.

Da La giornata dei tamburi - video - 7 aprile 2011

4- Gran finale
A fine allenamento i bambini suonano i tamburi insieme alla Banda del Chiasso.

Da La giornata dei tamburi - video - 7 aprile 2011

martedì 12 aprile 2011

Beata gioventù....intervista con Alessandra Colombi

Lo sapevo....prima o poi avrei dovuto scontrarmi con il mio passato...Più o meno (facciamo più ) una quindicina di anni fa nella palestra di pallavolo del Cus Siena si allenava una ragazzina con le mani niente male. Alessandra era un tipo tosto, di grande carattere ma sempre disponibile e sorridente. Oggi dopo tanti anni la rincontro donna e giocatrice di alto livello...beh bando alla ciance...iniziamo la nostra intervista con Alessandra Colombi.

Ciao Ale presentati ai nostri lettori.

Buongiorno, sono nata a siena il 31 marzo del 1983. Pallavolisticamente nata e cresciuta al Cus Siena dall'eta' di 9 anni fino ai 19-20. Ho fatto tutte le tappe prima di arrivare in prima squadra (b1) all'eta' di 15 anni, passando dal mini, super mini volley, under 14-16-18-e prima divisione. Dopodiche' sono partita da siena per provare esperienze nuove e sono approdata a Pinerolo (TO) in b2, San Casciano b1, Cremona a2, Empoli b1, San Casciano b1, Volta mantovana a2, Chieri a2 e San Mariano (PG) b1.



Ci racconti come ti sei avvicinata alla pallavolo e in generale al mondo dello sport.

Il fatto di avvicinarmi allo sport non e' stato difficile, io sono figlia di un ex calciatore e di una ex pallavolista quindi diciamo che ho lo sport che mi scorre nel sangue.


Il ricordo più bello e quello più brutto legato allo sport da piccola e da grande.

Di ricordi belli ce ne sono a migliaia come i sorrisi, le tante amicizie fatte, il raggiungere obiettivi con le compagne di squadra....ma sicuramente i due ricordi più belli ma anche quelli più faticati sono la convocazione in nazionale pre-junior e il mio esordio in serie a! I piu' brutti sono legati agli infortuni avuti durante gli anni che ti lasciano fuori dal piano palestra per del tempo senza farti assaporare il gusto delle partite.


Che idea ti sei fatta sull'approccio all'avviamento allo sport nelle società di alto livello?

Credo sia fantastico far avvicinare i bambini a qualsiasi sport (io ovviamente posso parlare solo del mio) in generale sia una boccata d'aria pura! Ci si diverte, si impara a stare con gli altri, perché è con i tuoi compagni che riesci a raggiungere gli obiettivi. Lo sport da tantissimo sia a livello fisico che comportamentale.



Cosa diresti ai bambini che iniziano a fare sport?

Di prenderlo come gioco e divertimento, di seguire le regole che gli insegnanti danno e di essere felice di imparare sempre cose nuove!



Come da tradizione Progetto Primo Salto mette a disposizione dei nostri ospiti la nostra Lampada di Aladino...esprimi tre desideri....

Ma si avverano poi ? Allora .....il primo è smettere il più tardi possibile di giocare a pallavolo, il secondo è la speranza che lo sport abbia sempre più  valore e il terzo è che in futuro riesca a trasmettere la mia voglia e la mia passione per lo sport ad una o ad un futuro erede!



Ora che non legge più nessuno lo puoi dire, chi è stato il tuo allenatore delle giovanili preferito?

Doretti non fare il furbo!


Ciao Alessandro un grande in bocca al lupo da Progetto Primo Salto.

venerdì 8 aprile 2011

"La giornata del tamburo"....emozione indimenticabile

Sono tantissimi i momenti di Primo Salto che resteranno nella mia memoria; sicuramente uno tra i più intensi è stato quello vissuto ieri. La giornata del tamburo è nata come un esperimento: portare un gruppo di percussionisti in palestra per farli interagire con bambini di 4-5 anni. Beh il risultato è stato incredibile! I presenti probabilmente capiranno la mia difficoltà nel raccontare l'intensità delle emozioni che abbiamo vissuto: bambini, musicisti, allenatori e genitori che si muovevano seguendo il ritmo dei tamburi. 
Provo a riordinare le idee e condividere con voi quali erano gli obiettivi della giornata: a Progetto Primo Salto stiamo da mesi lavorando sulla correlazione ritmo e movimento; per questo abbiamo pensato di far sentire in modo ...."intenso"....cosa significa veramente ritmo...e quale miglior strumento per fare ciò se non il suono di un tamburo.
Beh ieri con noi ne avevamo oltre dieci...i bambini li hanno ribattezzati la Banda del Chiasso...degli artisti del ritmo e delle percussioni che con la loro musica hanno abbattuto le mura della palestra portandoci in un luogo magico fatto di energia e allegria. Abbiamo svolto con la loro collaborazione alcuni esercizi per la lateralità (spostamenti laterali dei bambini che seguivano lo stimolo uditivo e in base ad esso si muovevano a destra o a sinistra), e altri per il cambio di ritmo: corsa prima lenta e successivamente di scatto per poi compiere una capriola acrobatica (avete presente la rincorsa che gli atleti di salto fanno chiedendo al pubblico di battere le mani a ritmo....beh noi abbiamo riprodotto la cosa in palestra con l'uso degli strumenti e...beh il risultato è stato fantastico)...non mi soffermo su alcuni della Banda....che hanno provato a loro volta l'esercizio...grandissimi!!!!
Poi via gli strumenti e abbiamo giocato tutti insieme...il gioco dei pirati e bandierina....uno spettacolo.
Alla fine i bambini hanno potuto provare i tamburi e i loro occhi brillavano più dei loro stessi sorrisi; .nessuno che gli diceva "fai piano....non far rumore"..liberi di esprimere con il suono l'energia che un bambino troppo spesso è costretto a reprimere dentro se stesso. 
Il custode iniziava a minacciarci ma nessuno di noi voleva tornare a casa...e allora il nostro balletto con la "Zia di Forlì" e un'ultimo giro di tamburi per fissare indelebile nella mente questa avventura.

Ora perdonatemi ma voglio fare dei ringraziamenti...prima di tutto a Bini e Gianni, i primi a credere nel nostro Progetto...è merito loro se ieri in palestra abbiamo vissuto questa fantastica esperienza. E poi i nuovi fantastici amici: Dario, Cristina, Guido, Gabriele, Emanuele, Tanita, Matteo, Sara, Chendra, Chiara e perdonatemi se mi sono scordato qualcuno. La vostra arte è splendida e avervi in palestra con noi ci ha riempito di orgoglio...ormai siete dei nostri....e vi consideriamo parte della famiglia di Progetto Primo Salto...quindi arrivederci a prestissimo...tam...tam....passo e chiudo!

giovedì 7 aprile 2011

Tam....tam....oggi è la GIORNATA DEL TAMBURO

Un giovedì con ospiti eccezionali a Progetto Primo Salto.
Tam....tam....tam....vi stiamo aspettando......tam......tam.....tam....
Uno, due, tre.......ma quanti sono.....chissà....
Oggi tutta Siena sentirà il nostro ritmo e le nostre risate.
Curiosi?....l'appuntamento è per oggi pomeriggio....
Tam....tam....tam....


Ritmo di tamburi
(Gabriele Sancarlo)

In lontananza si odono rumori
ci avviciniamo sempre di più
ed il suono più chiaro si fa

come il suono di oggetti tonanti 
percossi da mani roventi

eccola là la tribù, ecco son sempre di più
son sempre più voci, son sempre più canti

celebrando stanno una futura fortuna
che il raccolto fruttare farà
che la caccia propizierà

con pezzi di legno intagliati
per questa speciale occasione
percuotono i cuori, con gesti veloci
e il suono si spande nell'aree

come gocce di rugiada felice
percuotono le foglie in Aprile
come primavera che nasce fiorente
come rondine che vola danzante

quei tamburi un ritmo di festa 
nel vento faran riecheggiare

per amare, per danzare
per poi festeggiare... dei popoli la pacifica unione

venerdì 1 aprile 2011

Sole, primavera e un pò di stanchezza

Martedì ore 18,00 siamo entrati in palestra e c'era qualcosa di diverso....già....ci eravamo scordati di accendere le luci ....dalle vetrate della nostra palestra entrava la luce di un sole meraviglioso. Miracoli di primavera e del cambio di fuso orario.

Le giornate si sono allungate, le temperature alzate e il sole ci trasmette tanto entusiasmo, eppure......
I bambini sembrano un pò  stanchi, apatici, talvolta più capricciosi. Niente di grave, è tutto nella norma! Chi lavora da tanto con i bambini sa benissimo che rientra nella cosiddetta sindrome di primavera che genera uno stato di malessere generalizzato (e non sempre riconducibile a una vera e propria causa) che tende a presentarsi, soprattutto, durante le prime settimane di primavera.
Non si tratta di una patologia ma piuttosto di una serie di concause tra i quali l'allungarsi delle giornate e i frequenti sbalzi di temperatura.

L’organismo deve adattarsi ai nuovi ritmi e ha bisogno di tempo per farlo. L’importante, per quanto possibile, è cercare di assecondarlo.


Secondo i pediatri, per alleviare gli effetti della sindrome di primavera è fondamentale non trascurare il sonno e l'alimentazione. I bambini dovrebbero dormire almeno 8-9 ore al giorno e riposare bene. 
La stanchezza primaverile può anche indicare che l’attività del metabolismo del bambino è rallentata, specialmente se mangia in modo un pò sregolato, tende al sovrappeso e più in particolare la sua alimentazione è ricca di zuccheri raffinati e alimenti grassi. Cerchiamo quindi di riequilibrare la dieta: carni bianche e ancora meglio del pesce, soprattutto quello azzurro, tanta frutta e verdura di stagione, possibilmente crude. Come spuntino fuori pasto, anche nel latte o nello yogurt, un pò di frutta secca (tre pezzi al giorno): noci, mandorle e nocciole danno energia.

I bambini in sovrappeso, soprattutto, andrebbero esortati al consumo di frutta di stagione come banane, fragole, pesche, albicocche, ciliege, angurie. Anche il gelato alla frutta va bene

Riflessioni di fine mese

E anche Robin Hood ci ha salutato! Grazie ai bambini e ai genitori che hanno contribuito alla giornata di ieri....mitici!

Con oggi si apre il mese di Aprile e il lavoro dello staff di Progetto Primo Salto continua con rinnovato entusiasmo. Ci siamo lasciati alle spalle un Marzo intenso e pieno di splendide emozioni. Primo Salto in maschera, Bambini vs Genitori, la giornata di Robin Hood.....splendidi momenti che si sono sommati alle gioie dei nostri appuntamenti fissi. 

La soddisfazione è grande nel vedere i bambini raggiungere i primi traguardi che ci eravamo prefissati ad inizio anno. Soprattutto il livello generale del gruppo si è uniformato: il nostro intento non è mai stato e mai sarà quello di generare bambini prodigio, ma piuttosto far crescere insieme un gruppo di bambini che riesca nella sua totalità a fare gli esercizi e i giochi proposti.

La coordinazione dei movimenti è cresciuta in modo esponenziale, e così anche il controllo del corpo e in genere la padronanza di tutti gli schemi motori di base. Ma soprattutto i bambini stanno imparando come può essere divertente giocare con altri bambini muovendosi, rispettando delle semplici regole, facendo attenzione a ciò che gli viene proposto.

C'è ancora tanta strada da fare insieme..ancora tanti traguardi da raggiungere e ostacoli da superare...ma a noi non spaventano le difficoltà perchè siamo la squadra di Primo Salto!

Occhio alle spalle...è il 1° Aprile

Qualche anno fa sarei stato intento a ritagliare decine di pesci di carta da attaccare sulla schiena dei miei compagni. Eh sì....è il "Primo Aprile"....ma dite un pò chi di voi non ha mai fatto almeno uno scherzo per questa ricorrenza???


Ma da dove prende origine questa strana usanza che tanto abbiamo temuto soprattutto ai tempi della scuola? Il pesce d’aprile, “poisson d’avril” in Francia, “pescado de abril” in Spagna, conosciuto anche come “April Fool’s day” (che in inglese significa “giorno dei buffoni di aprile”) è una festa dedicata agli scherzi che si celebra, per così dire, oltre che in Italia, anche in Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile fino ad arrivare in Giappone.


Molte sono le storie legate alla nascita di questa bizzarra ricorrenza. La più accreditata ci riconduce al  regno di Carlo IX di Francia. Verso la metà del XVI secolo, in tutta la Francia le celebrazioni del nuovo anno cominciavano il 25 marzo e finivano una settimana dopo, il 1 aprile appunto. Nel 1564, attraverso il decreto di Roussillon, il re decretò l’adozione del calendario gregoriano facendo diventare così il primo giorno dell’anno il 1 gennaio. La leggenda vuole che molti francesi o contrari a questo cambiamento o che semplicemente se ne dimenticarono, continuarono a scambiarsi regali, festeggiando durante la settimana che terminava con il 1 aprile. Dei burloni però decisero di ridicolizzarli, consegnando regali assurdi, organizzando feste inesistenti, facendo nascere così la tradizione di fare scherzi il primo giorno di aprile.