domenica 20 giugno 2010

Un pò di tristezza....

Sempre meno ginocchia sbucciate, visi arrossati e sudati e sempre più schermi accesi tra internet, televisioni e playstation. Questo uno spaccato dello stile di vita dei bambini italiani ottenuto grazie all’elaborazione dei dati dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, che da 4 anni a questa parte, grazie alla collaborazione di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) e SIMG (Società Italiana Medicina Generale) coinvolge centinaia di Pediatri di libera scelta e Medici di medicina generale nella raccolta di dati sulla popolazione italiana.

lunedì 7 giugno 2010

Il nostro pensiero....

Il bambino cresce in cattività a casa…
Dobbiamo  uscire  dalle  certezze  e  guardare  più  da  vicino  i  nostri bambini e le  nostre bambine, le nostre scuole e le nostre attitudini (i  saperi, le  credenze,  le  supposizioni)  e forse  le  nostre  paure (nostre e dei genitori): si sporca, si fa male, si agita, non c’è tempo, fa freddo, che confusione!
Partiamo  da  questi  bambini che vengono da situazioni ambientali (case, città, quartieri...) sempre più ristretti e chiusi dove la possibilità reale di “muoversi liberamente” va via restringendosi.
Constatiamo  giornalmente la progressiva perdita di abilità di base dell’infanzia, l’incertezza e  l’impaccio  nei movimenti, la difficoltà di “misurare” il gesto e l’azione: è compromessa la fisicità  stessa  dei bambini, il loro corpo, sempre più spesso in eccesso o carenza di peso e con difficoltà (debolezze posturali) diffuse.
Il  corpo di un numero sempre maggiore di piccolissimi, allevati in contesti abitativi e sociali costrittivi,  presenta disfunzioni fisiche che si traducono in comportamenti esplosivi per quel bisogno  fisiologico,  sacrosanto  a  quest’età, di muoversi, correre, saltare, battere,  urlare, combattere, picchiare, lanciare, appendersi, calciare, rotolarsi a terra.


E’ evidente l’importanza e la considerazione dell’ attività motoria nei bambini della scuola materna, attività che troppo spesso viene sacrificata e sottovalutata.

Questo progetto ha l’obiettivo di permettere al bambino di riscoprire il gioco e i suoi valori, ponendo particolare attenzione al suo mondo, ai suoi interessi e alle sue motivazioni. Il bambino ha voglia di muoversi, di confrontarsi con gli altri, di affinare le capacità senso percettive e gli schemi motori e posturali, di conoscere gesti e movimenti nuovi, in funzione di una preparazione multilaterale.

In questo contesto il presente progetto diventa mezzo essenziale per favorire la crescita, lo sviluppo e la motivazione del bambino.

“Primo salto nello sport. Giochiamo insieme alla vita!”
Le attività motorie e sportive sono un contributo alla crescita affettiva, sociale, morale e cognitiva.